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Il progetto di Maria Teresa Illuminato prevede la realizzazione di un tipo di stoffa innovativo, in cui la valenza artistica si associa a quella ecologica, esprimendosi nella mescolanza di materie tessili e colori per creare sensazioni estetiche nuove. Fibre, filati, frammenti di tessuti di scarto, sottratti alla distruzione diventano, nelle mani dell’artista, la materia prima per la realizzazione di scampoli di tessuto unici e irripetibili, opere d’arte da utilizzare nel campo dell’arredamento, dell’abbigliamento, degli accessori, del design.

Dal punto di vista progettuale, materiali tessili a diversi stadi di lavorazione destinati al macero (stoffe, fili e fibre di scarto) vengono opportunamente frammentati, ricompattati secondo precisi canoni cromatici ed estetici e coesionati con sostanze naturali. Il risultato è un materiale innovativo, un “nontessuto” artistico ed ecologico, dalle origini irrintracciabili, riciclato e riciclabile innumerevoli volte secondo la sensibilità dell’artista.

La quasi totalità dei nontessuti moderni è fabbricata con polimeri sintetici, che presentano il grande limite di non essere eco-compatibili; infatti, dipendono da risorse che tendono ad esaurirsi, hanno una lenta biodegradabilità e l’impatto ambientale dei loro processi di produzione non è ancora valutabile in tutte le sue conseguenze.

In questo nuovo nontessuto, ecocompatibile perché sottrae materiali tessili alle discariche e agli inceneritori ed è fabbricato utilizzando, come agenti leganti, principalmente polimeri naturali (in particolare acetato di cellulosa, chitosano e fibroina), la componente ambientale si rafforza in una felice coniugazione tra chimica, tecnologia e creatività artistica.

Dr. Ing. Claudio Tonin
Consiglio Nazionale delle Ricerche
ISMAC  – Istituto per lo Studio delle Macromolecole
Sezione di Biella

29 aprile 2003


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